populin

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Giuliana Populin, in arte julia, pordenonese di nascita, da diversi anni vive ed opera a Udine.

Artisticamente formata a Udine, all’Istituto Statale d’Arte; ha completato gli studi a Venezia, nella città che fino al 1938, vide l'operatività del cugino da parte materna Eugenio Bellotto, valente scultore e pittore, titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Consegue a Bologna l’Abilitazione in Disegno e Storia dell'Arte insegnando nelle scuole  superiori e medie della regione.

Alimenta il proprio bagaglio tecnico-conoscitivo frequentando il 1° Corso di restauro a Villa Manin di Passariano ed anche gli studi degli artisti pordenonesi Florian, Moretti, Pio Rossi, Basaglia a Spilimbergo. Nei primi anni '60 fonda con alcuni giovani artisti a Pordenone l'associazione d'arte "Arti-Club".

Alla professione di docente di Disegno e Storia dell'Arte nelle scuole abbina la prima produzione artistica focalizzando l'attenzione sulle icone. Frequenta seminari di Iconografia, con il prof, Paolo Orlando, approfondendo tecniche e contenuti della tradizione greco-ortodossa (1998).
Questo percorso artistico le ha consentito mediante tecniche antiche (tempera all’uovo, pastiglia, bolo d’Armenia, foglia d’oro, hennè) di “reinventare” in chiave moderna la spiritualità del mondo antico. Icone a soggetto religioso  e cavalieri  medievali divengono contemplazione di una realtà immaginaria  con preziosità antica.

Icone, ma non solo. Nel decennio 1968/78, infatti, Julia Populin matura una significativa produzione grafica accolta con molto favore dal pubblico e dalla critica. Frequenta gli studi di Nevia Benes in Udine e Alessandro Tieghi in Adria e la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia per la litografia (2004-2005-2006-2007).

Negli anni '90 si dedica all'acquarello e, nel '93, è accolta tra le artiste della Regione Friuli-Venezia Giulia partecipanti al D.A.R.S., sodalizio artistico  con un’opera all’acquerello, Iris. Ottiene nel 1995 il 1°premio ex equo  con l’acquerello  sul tema “Udine, le roggie in città”.
Il suo mondo poetico si amplia  con gli acquerelli fiori en plen air e i paesaggi della Valcellina, che unitamente alle sue poesie esprimono  compiutamente  la sua interiorità contemplativa, icone, paesaggi e fiori si trovano  nel suo .libro-diario “Il giardino del tempo”, del 2001.
Il  suo amore per l’arte la porta  ultimamente all’approfondimento  dell’affresco  nella cittadina di Treglio dove opera su pareti di edifici e a Valvasone  (PN) con un a affresco a tema storico  su Napoleone (2008) e nella chiesa di S. Francesco di Sales a Pedavena (BL), 2006  con il maestro  Vico Calabrò.

Con l’Associazione Toulose Lautrec, a Cinto Caomaggiore (VE) nel  laboratorio di stampa d’arte, si occupa di edizioni di libri d’autore e di libri-manufatti con immagini di grafica e litografie originali in tiratura limitata, dal 2004.


 
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